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ESTRATTO DI SEMI DI POMPELMO

EFFICACE ANTIMICROBICO NATURALE AD AMPIO SPETTRO

 

Pompelmo

¨       Citrus grandis L.

¨       Albero della fam. Rutacee

¨       Parte utilizzata: semi e polpa dei frutti sotto forma di estratto

Principi attivi

¨       Composti polifenolici quaternari

¨       ac.ascorbico

¨       aminoacidi

Categoria

¨       Antimicrobico naturale ad ampio spettro

Proprietà

¨       Antibatterico

¨       Antivirale

¨       Antiprotozoario

¨       Antimicotico

Indicazioni

¨       Infezioni batteriche da Samonella, E.coli, Vibrio cholerae, Staph, Strep, Lysteria, Shigella dysenteriae, Clamydia

¨       Affezioni intestinali da protozoi (Entamoeba hystolytica, Giardia lambia)

¨       Infezioni vaginali croniche da Candida

¨       Malattie da raffreddamento, influenza

¨       Disturbi del tratto gastro intestinale (colite ulcerosa, soprattutto se associata alla presenza di patogeni quali Shigella, Giardia lamblia, amebe)

¨       “Diarrea” del viaggiatore, come preventivo e curativo

¨       Squilibri della flora intestinale (in associazione con Lactobacillus acidophylus, Lactobacilus rhamnosus, Bifidobacterium)

¨       Mal di gola, come colluttorio

¨       Potenziamento delle difese immunitarie (in associazione con estratti di echinacea, uncaria, astragalo)

¨       Antisettico sul viso, usato come tale o aggiunto in saponi e detergenti

¨       “Ringiovanente” della pelle

¨       Disinfettante-germicida (per acqua, ambienti ospedalieri)

¨       Inibitore della crescita di alghe e muffe negli umidificatori

¨       Conservante e antimicrobico, nei cibi e nei prodotti cosmetici

Dosaggio consigliato

Il dosaggio varia in funzione dell’impiego e dell’età. Come antimicrobico in una applicazione orale, il dosaggio consigliato è di 150-300 mg di GSE 2-3 volte al giorno ad intervalli regolari; si consiglia di iniziare il trattamento con il dosaggio minimo per poi aumentarlo gradualmente. Nei bambini la somministrazione può essere effettuata sciogliendo il contenuto di una capsula in acqua o succo di frutta. Al dosaggio minimo può essere impiegato come preventivo e curativo della “diarrea” del viaggiatore. Ai soggetti che non tollerano l’acidità dell’estratto, si consiglia l’assunzione a stomaco pieno.

Come conservante ed antimicrobico la concentrazione consigliata è di 10-250 ppm nei cibi, di 1000-10.000 ppm. nei prodotti cosmetici. Come germicida-disinfettante la concentrazione standard è di 300 ppm.

Tossicità ed effetti collaterali

LD50: 5000 mg/kg lbw (live body weight). Nessun effetto riportato.

 

Il Pompelmo anche se originario della Cina, è da tempo coltivato in America Centrosettentrionale, Medio Oriente, Giappone e sulla costa mediterranea dell’Africa. È un albero appartenente alla famiglia delle Rutacee, può raggiungere i 7 metri di altezza e produce grossi frutti di colore giallo, dallo scarso apporto calorico 1.

Da qualche decennio è stato scoperto che l’estratto che si ottiene dai semi e dalla polpa del frutto possiede un ampio spettro germicida: antivirale, antibatterico, compresi Gram + e Gram - , antimicotico ed antiprotozoario.

La forza di questo “antimicrobico naturale”, rispetto ad altri farmaci e composti antimicrobici, deriva dalla sua notevole efficacia associata, alle dosi consigliate, ad una assoluta mancanza di tossicità ed effetti collaterali2.

Disponibile in forma liquida e come estratto secco, è denominato in inglese G.S.E. (Grapefruit Seed Extract), in italiano come E.S.P. (Estratto di Semi di Pompelmo).

 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE2

 ¨  Azione antiprotozoaria: l’efficacia del GSE contro infezioni da protozoi è stata dimostrata dalla Food and Drug Administration. Il Dr.Louis Paris, ricercatore presso la FDA, dopo studi condotti su 200 pazienti con affezioni intestinali (infezioni da Entamoeba histolytica e Giardia lamblia), ha evidenziato un’efficacia del GSE maggiore rispetto agli altri trattamenti.

¨  Azione antivirale: la potenzialità del GSE contro infezioni virali è ancora oggi oggetto di studio. Purtroppo, i test necessari per tale valutazione sono molto costosi e complessi da eseguire con conseguente scarsa ricerca finora condotta, ma ci sono esempi di tests effettuati che evidenziano una certa potenzialità dell’agrume nell’agire contro ceppi virali.

In test di laboratorio, effettuati dal Dr.Shannon presso la Divisione di Microbiologia-Virologia, Southern Research Institute, l’estratto si è dimostrato in grado di inattivare l’HSV-1 (herpes simplex virus type 1). dopo un’esposizione  di 10 minuti ad una diluizione pari a 1:256. Tale concentrazione è risultata anche essere la MIC, in vitro, contro influenze indotte da virus quali A2/Aichi/2/68.

L’efficacia del GSE contro alcuni tipi di virus animali (Foot and Mouth Disease, African Swine Fever, Swine Vesicular Disease, Avian Influenza) è stata invece evidenziata dal Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti.

Sono comunque note testimonianze di pazienti che attribuiscono al GSE la capacità di curare in alcuni casi, o comunque di attenuare, i sintomi delle affezioni da virus influenzali.

 

¨  Azione antibatterica: il GSE si è dimostrato essere attivo contro circa 800 ceppi di batteri: Salmonella, E. coli, Vibrio cholerae, Staph, Strep, Lysteria, Shigella dysenteriae, Clamydia etc.

L’interesse per l’azione antibatterica dell’agrume risulta essere, inoltre, alimentato dal problema della resistenza al trattamento con antibiotici da parte di un numero sempre più in crescita di ceppi batterici, essendo l’uso improprio di questi farmaci causa di un selezionamento dei ceppi resistenti. La stessa A.M.A. (American Medical Association) ha denunciato, nel Settembre del 1995, l’abuso di antibiotici da parte della comunità medica americana; ciò comporta infatti un pericolo non solo per gli abitudinari consumatori di farmaci, ma anche per tutta la popolazione che è diventata potenziale vittima di nuovi ceppi batterici. Forse non a tutti è noto che, pochi anni fa, un ceppo di Staphylococcus aureus ha causato molte vittime negli Stati Uniti e in Europa perché resistente agli antibiotici convenzionali, o che in Gran Bretagna un nuovo ceppo di Salmonella typhrimurium (DT104) ha infettato più di 4000 persone, in quanto resistente al 98.8% di tutti gi antibiotici, ceppo tra l’altro non considerato uno dei più virulenti. Tutto ciò suggerisce che il GSE potrebbe, dato il suo vasto spettro di azione, rappresentare un’efficace alternativa agli antibiotici convenzionali. È di questo parere Allan Sachs, C.C.N. (Certified Clinical Nutritionist), autore del libro The Authoritative Guide to Grapefruit Seed Extract  (lett.: L’autorevole guida all’estratto di semi di pompelmo)”, che considera il GSE un valido rimedio al trattamento antibiotico per la sua efficacia contro funghi e batteri associata ad una non tossicità; molti antibiotici, infatti, afferma il dottore, sono tossici, sopprimono le normali funzioni del sistema immunitario e distruggono batteri definibili “benefici”, necessari per la repressione di molte infezioni.

 ¨  Azione contro i miceti: è da sottolineare anche l’efficacia dell’estratto contro oltre 100 ceppi di lieviti e muffe, compresa la Candida albicans, responsabile di infezioni delle mucose e di affezioni sistemiche (pneumopatie, disturbi renali…) in immuno depressi.

Alcuni medici dell’Università Autonoma di Monterrey, Mexico, hanno effettuato uno studio su 20 pazienti di sesso femminile, di età compresa tra 22-45 anni, affette da infezione vaginale cronica da Candida; il trattamento con una soluzione diluita dell’estratto di pompelmo (8 gocce in 8 once o 168.8 g di acqua distillata), instillata, ha portato, dopo solo tre giorni, ad un miglioramento della patologia su 15 delle 20 pazienti in esame.

Altrettanto interessanti e significativi risultano gli studi effettuati dal Dr.Leo Galland di New York su candidiasi croniche (intestinali e sistemiche): un dosaggio di 5-10 gocce diluite in almeno 4 once (84.4 g) di liquido (succo di carota o di arancia, per evitare il gusto amaro), assunto due volte al giorno, ha portato ad un successo del 99% sui trattamenti effettuati, o solo due insuccessi su 297 casi; durante i trattamenti il dottore non ha rilevato, come invece accade con altri antifunginei, casi di resistenza, né tanto meno effetti collaterali. Quanto all’associazione con altri farmaci antifunginei quali nistatina, ac. caprilico, amfotericina, provata su pazienti che non manifestavano risposta immediata al trattamento con GSE, il dottore non ha rilevato una vera e propria sinergia, ma comunque un’azione definibile additiva.

 ¨  Azione disinfettante: in test effettuati dal Dr.John Mainarich nei Laboratori di Bio-Ricerca di Redmond, Washington, il GSE è risultato incredibilmente più efficace dell’Argento Colloidale, dello Iodio, del Tea Tree Oil e della Candeggina a base di Cloro, nell’azione disinfettante contro cinque comuni microrganismi: Candida albicans, Staphylococcus aureus, Salmonella typhi, Streptococcus faecium, Escherichia coli.

Più precisamente al fine di definire la MIC (Minima Concentrazione Inibitoria) è stata valutata in un test microbiologico l’efficacia, contro i cinque tipi di microrganismi, di campioni di ciascuno dei comuni antimicrobici o agenti sanitizzanti di cui sopra; ciascun prodotto è stato testato contro i cinque organismi viventi a differenti range di diluizione, iniziando dal prodotto non diluito a quello diluito secondo un andamento scalare (1/10 o 100.000 ppm, 1/100 o 10.000 ppm, 1/1000 o 1000 ppm, 1/10.000 o 100 ppm etc.).

Il GSE è risultato efficace fino a 10 ppm o 1/100.000 di diluizione; gli altri antimicrobici testati sono risultati meno attivi del GSE con una certa efficacia solo quando usati non diluiti.

Anche nell’Università della Georgia in Atene sono stati condotti tests sulle proprietà disinfettanti dell’estratto contro E.coli, Salmonella sps e Staphylococcus aureus: il Dr. Roger Wyatt , Ph. D., Dipartimento di Microbiologia, ne ha evidenziato non solo l’eccellente potenzialità, ma anche, da studi tossicologici, il basso rischio di tossicità; ciò risulta estremamente interessante, secondo il dottore, considerando che i comuni disinfettanti usati negli ambienti destinati all’uomo e agli animali, presentano un certo livello di tossicità e richiedono una certa cura nella manipolazione, e che le concentrazioni efficaci del GSE come germicida sono molto basse, con perdita quindi di significative potenzialità tossicologiche.

 ¨  Azione antisettica e cosmetica sulla pelle: il GSE, addizionato ai saponi e ai prodotti detergenti come agente antibatterico, uccide i germi senza danneggiare la pelle e l’ambiente. La potenzialità dell’estratto nella disinfezione della pelle è stata appurata dal Dr.J.A.Botino dell’Università di San Paolo, Brasile, che ha riscontrato un’efficacia dell’estratto pari al 100% (a 100 ppm) rispetto al 72% dell’alcool etilico.

I componenti chimici del GSE comprendono ac. ascorbico, bioflavonoidi e un aminoacido, tutti riconosciuti dal FDA come sicuri nell’uso alimentare. Questa “naturalezza” dei componenti del GSE sembra contribuire alle sue qualità “ringiovanenti”, quando applicato sulla pelle.

 ¨  Azione antimicrobica a livello del cavo orale: addizionare un estratto di semi di pompelmo, o di aloe, o zinco alle paste dentifricie può proteggere da infezioni virali e batteriche del cavo orale; questo è stato quanto dichiarato in una relazione esposta, al General Meeting di Microbiologia dell’American Society, tenuto nel Maggio del 1998, dal ricercatore Milton Schiffenbauer del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pace, NY. Nello studio condotto dal dottore e da tutto il suo staff, estratti di aloe e di semi di pompelmo, e zinco sono stati aggiunti a colluttori e dentifrici al fine non solo di prevenire affezioni da microrganismi nel cavo orale, ma anche al fine di prevenire certe patologie sistemiche; più precisamente, l’azione antimicrobica avrebbe un effetto preventivo sia su affezioni virali nel corpo, essendo molte provocate da virus penetrati nel nostro organismo dal cavo orale, sia nei confronti di patologie cardiovascolari, come coaguli con conseguenti attacchi cardiaci, dovute, secondo studi condotti dal 1989 da parte della ricerca medica, ad infezioni batteriche del cavo orale.

Gli studi dello staff, condotti per molti anni, si sono focalizzati soprattutto sulla microbiologia orale e sui virus e hanno evidenziato che la maggior parte degli agenti antimicrobici orali testati per le loro proprietà antivirali sono inefficaci a tale scopo e, in alcuni casi ed in determinate condizioni, hanno addirittura protetto i virus. Sono stati osservati due tipi di virus che attaccano i batteri: i batteriofagi T1 e T7, che infettano Escherichia Coli. Estratti di zinco, di aloe e di semi di pompelmo sono stati separatamente aggiunti a paste dentifricie e combinati con i virus in tubi-test; sono stati quindi conservati a temperatura ambiente (25 gradi Celsius), a 4 gradi Celsius (refrigerazione) e a –12 gradi Celsius (congelamento), ed è stato poi misurato il titolo dei fagi.

T1 e T7 sono stati completamente inattivati dopo 10 minuti di esposizione a temperatura ambiente dall’estratto secco di semi di pompelmo, diluito a 10 % e non. Anche lo Zinco ha provocato una completa inattivazione di entrambi: l’inattivazione di T1 è avvenuta dopo 10 minuti, con esposizione a temperatura ambiente, l’inattivazione di T7 ha richiesto invece un giorno di conservazione a 4 gradi Celsius. Aloe purificata ha provocato l’inattivazione di entrambi i fagi, dopo un totale di un giorno di conservazione a 4 gradi e due a –12, con perdita della concentrazione dell’88% e 95% per T1e T7 rispettivamente.

Sono inoltre efficaci i gargarismi con GSE e acqua, anche contro gli Streptococchi più resistenti. Risultati di laboratorio indicano come battericida, contro Streptococcus faecalis, la diluizione del GSE di 1:80.000, in vitro. In vivo, i dottori raccomandano gargarismi con 5-10 gocce in 5 once (105,5 g) di acqua che corrispondono ad un rapporto di diluizione di circa 250-500 ppm.

 ¨  Altre proprietà: interessante risulta anche il risultato di studio effettuati dal Dr.Lynn, M.D., di Orando, FL, al fine di valutare l’efficacia del GSE come curativo e preventivo della “diarrea del viaggiatore”. Durante un viaggio in Sud America, la somministrazione di due gocce di GSE in un bicchiere di acqua due volte al giorno, a pranzo e prima di andare a letto, su pazienti affetti da manifestazioni diarroiche ha portato alla scomparsa di tali manifestazioni. A scopo profilattico, invece, il dottore ha somministrato a solo metà di un gruppo di 38 pazienti di età compresa tra i 10-68 anni di entrambi i sessi, tre gocce di GSE al giorno; durante il viaggio successivo al trattamento, in Mexico e Sud America, le manifestazioni diarroiche si sono manifestate solo nella metà dei pazienti non trattati con l’agrume.

 IMPIEGHI TERAPEUTICI ED APPLICAZIONI

 Il GSE è quindi indicato nelle infezioni da batteri, (Salmonella, E.coli, Vibrio cholerae, Staph, Strep, Lysteria, Shigella dysenteriae e Chlamydia), protozoi (ameba, giardia), lieviti e funghi (Candida albicans e Aspergillus niger), virus (Influenza ed Herpes Simplex)1,2. È particolarmente indicato nel trattamento delle malattie da raffreddamento, dei disturbi del tratto gastro intestinale, e degli squilibri cronici della flora batterica intestinale.

Il dosaggio consigliato è di 150-300 mg di GSE 2-3 volte al giorno ad intervalli regolari; si consiglia di iniziare il trattamento con il dosaggio minimo per poi aumentarlo gradualmente al fine di evitare la cosiddetta “reazione di eliminazione”, dovuta all’accumulo di tossine liberate dai microrganismi distrutti dall’agrume. Questa reazione, comunque, si manifesta generalmente solo con il primo trattamento. È necessario, per favorire l’eliminazione delle tossine, bere molta acqua ed è utile la somministrazione della polvere di Psillio semi contemporaneamente al GSE; il Plantago psyllium, infatti, è in grado di assorbire le tossine e di favorirne l’eliminazione con le feci.

Nei bambini la somministrazione può essere effettuata sciogliendo il contenuto della capsula in acqua o succo di frutta.

Al dosaggio minimo può anche essere impiegato come preventivo e curativo della “diarrea del viaggiatore”.

 È anche indicato per il mal di gola usato come colluttorio; le dosi consigliate sono di 5-10 gocce di GSE in 5 once (105,5 g) di acqua. I medici reputano addirittura benefica l’ingestione della soluzione, dopo il gargarismo; consigliano infatti di effettuare i gargarismi più volte al giorno e di ingerire, quindi, la soluzione. Per i bambini la dose consigliata è di 3-5 gocce in 105,5 g di acqua, con l’aggiunta anche di qualche prodotto aromatizzante non zuccherino (Stevia o estratti) per renderne più gradevole il gusto.

 È aggiunto, o usato come tale, a saponi e detergenti della pelle, per pulire ed equilibrare la pelle del viso e di altre parti del corpo. Per una pulizia del viso superficiale le estetiste effettuano un massaggio con 2-3 gocce di estratto per un minuto, sciacquando poi con acqua fresca, con conseguente sensazione da parte dei clienti, di pizzicore, indicativo dell’azione antisettica dell’estratto.

 Negli Ospedali degli Stati Uniti è sempre più diffuso l’uso del GSE, ad alte concentrazioni, per la sterilizzazione e disinfezione di sale operatorie e altre aree. La concentrazione standard di utilizzo è di 300 PPM, ma l’applicazione in sala operatoria richiede una concentrazione dell’1%.

 Per prevenire, invece la crescita negli umidificatori, di muffe e alghe, responsabili per esempio di irritazioni nelle alte vie respiratorie, è consigliata l’aggiunta di 20-30 gocce di GSE su 1 gallone (4,50 l) di acqua calda; si lascia riposare per 15-30 min, quindi si sciacqua. Se il filtro dell’umidificatore è contaminato, è preferibile farlo attraversare dalla soluzione. Anche una candeggina a base di cloro sarebbe in grado di uccidere la maggior parte dei microrganismi, ma a differenza del GSE è irritante e potenzialmente tossica se inalata.

L’aggiunta, infine, di 5-10 gocce di GSE nel serbatoio previene la crescita di alghe e muffe.

 POSSIBILI ASSOCIAZIONI

 Risultano vantaggiose le associazione dell’estratto con altri estratti vegetali capaci di potenziare le difese immunitarie (echinacea, uncaria, astragalo) o l’attività dello stomaco (liquirizia, camomilla) e dell’intestino (Lactobacillus acidophylus, Lactobacillus rhamnosus, Bifidobacterium)1.

 TOSSICITÀ

 Secondo gli statisti dell’American Poison Center, la media di morti all’anno, a partire dal 1983 è stata di: 100.000 da farmaci con prescrizione approvata dall’FDA, 320 da farmaci senza prescrizione, 1000 da Aspirina, 3 da Vitamine, Minerali o Amino Acidi, 0 da erbe ed estratti vegetali (incluso il GSE)2.

Il GSE ha un valore di LD50 pari a 5000 mg/kg lbw (live body weight); ciò significa che un uomo o una donna di 200 libbre dovrebbe ingerire ogni giorno 2 libbre di puro GSE per due settimane prima di avere il 50% di possibilità di morire. Ciò significa che dovremmo bere 3 tazze piene di GSE al giorno o, parlando in termini di gocce, dovremmo assumere 16.000 gocce ogni giorno per due settimane. Confrontando il GSE con l’aspirina, quest’ultima è 25 volte più tossica del GSE. I farmaci, infatti comunemente usati, arrivano ad essere 75 volte più tossici del GSE: la Penicillina ha un LD50 pari a 2300 mg/kg lbw, la Nistatina un LD50 di 200 mg/kg lbw, l’Aspirina 250 mg/kg lbw, il Cloro 35 mg/kg lbw, il Ferro 65 mg/kg lbw, l’Acetaminofene 338 mg/kg lbw.

C’è un po’ di confusione per quanto riguarda certe interpretazioni di laboratorio su analisi del GSE. Durante la produzione dell’estratto dai semi e dalla polpa di pompelmo, diversi composti polifenolici naturalmente presenti, instabili, sono convertiti in composti stabili: composti ammonici quaternari. Le analisi di questi composti sono molto complesse ed è facile che persone inesperte commettano degli errori; si è infatti presunta la presenza o addirittura l’aggiunta all’estratto di antimicrobici tossici quali composti ammonici quaternari come il cloruro di benzetonio e il cloruro di benzalconio, composti quali il triclosano e altri prodotti sintetici, ma analisi accurate effettuate e ispezioni dell’FDA nei laboratori di produzione hanno smentito questa possibilità.

Alcuni composti quaternari, come per esempio il cloruro di benzetonio e il cloruro di benzalconio, scrive il Dr.Allan Sachs nel suo libro, sono utilizzati industrialmente come antimicrobici ma sono tossici per l’essere umano. La catena della vitamina B è anch’essa quaternaria (così come la vitamina B1), ma non è tossica anzi è essenziale per mantenere in salute le funzioni neurologiche e il metabolismo. La struttura chimica dei composti quaternari di ammonio prodotti da GSE sono stati completamente elaborati ma sembra che le quaterne di nuova formazione associno il meglio dei due mondi: sono altamente microbiche, ma quando usate in modo appropriato appaiono essere non tossiche.

 In atre parole, ricerche tossicologiche confermano che gli estratti dei semi di pompelmo non presentano alcuna tossicità alle dosi consigliate né a breve né a lungo termine. Soltanto il 3-5 % dei pazienti non tollera bene l’acidità tipica dell’estratto. In questi casi si consiglia di assumere l’estratto a stomaco pieno iniziando il trattamento con il dosaggio minimo, per poi aumentarlo1.

Anche il parere degli omeopati non è contrario al trattamento con l’estratto, ritenendo tale trattamento non interferente con la terapia omeopata1.

  Le informazioni contenute nella seguente nota informativa sono allo stato attuale delle nostre conoscenze accurate e corrette. Esse vengono tuttavia offerte senza alcuna garanzia riguardo a possibili errori. In particolare non si assumono responsabilità per ciò che attiene alla loro applicazione

 

 

Riferimenti bibliografici

 

 

1 Farmacia News, Laboratorio, Pompelmo, un antimicrobico naturale, Franco Bettiol, Anno X-N°2, marzo 2000

Sharamon S., Baginski B.J., Le virtù terapeutiche dei semi di pompelmo, Tecniche Nuove, Milano, 1999

Alternative Medicine Digest, La farmacia Naturale- Grape Seed Extract: un antibiotico naturale ad ampio spettro.

Bioearth International, Sach A., Estratto di semi di pompelmo (ESP), una rivoluzione ne controllo dei germi.

Pitchford, Sach, pag 579, Dalla natura un prodotto polivalente.

2 The GSE Report, Vol.1, Issue 1

 

                    ESTRATTO DI SEMI DI POMPELMO

SCHEDA TECNICA

 

IDENTIFICAZIONE:

 

Nome latino

Citrus grandis L.

Famiglia

Rutacee

Parti usate

semi e polpa dei frutti

 

 

SPECIFICHE:

 

Composizione:

 

Liquido:

60% estratto di pompelmo, 40% glicerina vegetale USP

Polvere

50% estratto di pompelmo, 30% anidride silicica USP, 20% glicerina USP

Descrizione chimica

Complesso difenol idrossibenzene

Aspetto (liquido)

Liquido molto viscoso

Colore (Gardner)

2, giallo limone

Odore

leggero di agrume

Gravità specifica(a 25°C)

1.110

Densità(lbs/gal)

9.4

pH (25°C)

2.0-3.0

Composti polifenolici quaternari (HPLC)

Min. 50%

Flash point (°F)

292

Viscosità

134.91

Peso molecolare

565

Solubilità

Acqua, alcool e solventi organici

Dati Tossicologici:

 

Tossicità orale acuta

LD50  > 5.000 mg/kg lw

Tossicità cronica

LD50  2.500 mg/kg lw(ratti e cavie)

 

BIODEGRADABILITA’: l’estratto di semi di pompelmo è biodegradabile secondo ASTM Standards sezione 11, Tecnologia dell’acqua e dell’ambiente, Procedura E 1196-2.

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